Avellino Banca della Campania

BANCA DELLA CAMPANIA – 2° CLASSIFICATO
RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA DELL’IMMOBILE “EX VILLA SOLIMENE” E DELL’AREA DI PERTINENZA

LOCATION
ITALY – AVELLINO
DESIGNER
GIOVANNI MAGGINO
PROJECT YEAR
2005
CREDITS
DESIGN
FRANCO ARCHIDIACONO , GIUSEPPE DE GIANNI , GIOVANNI MAGGINO
PROJECT FACTS
INFO
CLIENT BANCA DELLA CAMPANIA
DIMENSIONS
BUILT SURFACE 750
BUILDING CUBATURE 2400

Le caratterizzazioni formali e tipologiche, l?uso dei materiali e l?impiego di tecnologie avanzate, rispondono appieno ai requisiti posti dalla committenza e, allo stesso tempo, suggeriscono soluzioni non avulse dal contesto urbano di riferimento, bensì risposte armoniosamente inserite in esso. Come richiesto, il primo livello – interrato – ospita la biblioteca: un open space, scandito da colonne in acciaio che marginano le scaffalature dei libri. La sala riunioni, pur se totalmente interrata, riceve luce riflessa dall?acqua. Il secondo livello – piano terra – si caratterizza per la presenza del salone e della sala pranzo. In questi ambienti, così come per la biblioteca, la separazione tra l?interno e l?esterno è molto ridotta; la volontà di vivere anche dall?interno il verde e l?acqua che circondano l?edificio è forte. Gli spazi di servizio di questo livello (ufficio del gestore, guardaroba, angolo di accoglienza all’ingresso) non sono marcatamente delimitati, bensì integrati – tramite gli arredi – negli ambienti primari. Depositi specifici per ciascuna attività sono altresì previsti ad ogni piano. Al terzo livello, si dispongono sei camere, distribuite da un disimpegno centrale che trova conclusione prospettica in una vetrata panoramica sul lato orientale della città. I tre livelli sono connessi, oltre che da un ascensore a cremagliera, da rampe in lamiera d?acciaio – sorrette a sbalzo dal vano ascensore e staccate dalle pareti del vano scala – rivestite in legno massello. Per quanto concerne il giardino, oltre alla conservazione delle essenze presenti – con particolare salvaguardia di quelle di maggior pregio – e del pozzo con rivestimento maiolicato, il progetto prevede, in luogo di quella esistente, una nuova piscina in prossimità del salone, posta ad una quota inferiore così da assicurare la necessaria privacy ai bagnanti. Come richiesto nel bando, è stato concepito un organismo edilizio dotato di un elevato indice di risparmio energetico, mediante l?utilizzo di tecniche di protezione passiva e tecnologie alternative di produzione ed accumulo di energia rinnovabile. Grossa attenzione è stata riposta alle coibentazioni (pareti e coperture ventilate), al sistema di raccolta e riciclo delle acque piovane, alla riduzione delle superfici coperte e/o non permeabili, alla limitazione dell?impatto visivo-ambientale, degli sbancamenti ed alle conseguenti opere di sostegno. Un ulteriore contributo al contenimento energetico viene apportato dai pannelli fotovoltaici al silicio di seconda generazione (ad elevato rendimento), collocati in copertura con orientamento a sud ed inclinazione a 30°, ben mascherati dal parapetto perimetrale.

La consapevolezza che la qualità degli spazi si realizza principalmente attraverso l’uso di appropriate soluzioni progettuali ha motivato la scelta di costruire un nuovo organismo architettonico, nel quale le caratterizzazioni formali e tipologiche, l?uso dei materiali e l?impiego di tecnologie avanzate, rispondono appieno ai requisiti posti dalla committenza e, allo stesso tempo, suggeriscono soluzioni non avulse dal contesto urbano di riferimento, bensì risposte armoniosamente inserite in esso.

La distribuzione delle funzioni ai vari livelli rispecchia fedelmente le indicazioni contenute nelle “Linee guida per la formulazione della proposta”, accluse al Bando di Concorso. L?ubicazione degli ambienti in pianta è dettato essenzialmente dal loro orientamento rispetto ai punti cardinali: lungo la parete nord, quasi totalmente chiusa, è stato disposto il blocco servizi, il vano scala, la cucina ed i depositi di piano. A sud, una cortina vetrata, schermata da frangisole in alluminio, confina la biblioteca, la sala pranzo ed il salone. In tal modo si concretizza la volontà progettuale di avere dagli ambienti più rappresentativi un?ampia visuale sul giardino. Come richiesto, il primo livello – seminterrato – ospita la biblioteca, a cui si accede anche da un ingresso autonomo posto ad ovest: un open space, scandito da colonne in acciaio che marginano le scaffalature dei libri, si affaccia a sud sul velo d?acqua che lambisce l?intera facciata e parte di quella ovest. La sala riunioni, pur se totalmente interrata, riceve luce riflessa dall’acqua; un settore vetrato del solaio permette la penetrazione di luce zenitale.

Il secondo livello – piano terra – a cui si accede dal lato est, si caratterizza per la presenza del salone (living room) e della sala pranzo: veri spazi di rappresentanza in cui a pareti totalmente piene (setto in pietra) si alternano ampie superfici vetrate prospicienti sugli specchi d?acqua e sul giardino. In questi ambienti, così come per la biblioteca, la separazione tra l?interno e l’esterno è molto ridotta; la volontà di vivere anche dall?interno il verde e l?acqua che circondano l’edificio è forte. Gli spazi di servizio di questo livello (ufficio del gestore, guardaroba, angolo di accoglienza all?ingresso) non sono marcatamente delimitati, bensì integrati – tramite gli arredi – negli ambienti primari. Depositi specifici per ciascuna attività sono altresì previsti ad ogni piano; il deposito per le attrezzature di manutenzione del verde è ubicato a lato della centrale termica, anch?esso interrato.

Al terzo livello, si dispongono sei camere, distribuite da un disimpegno centrale che trova conclusione prospettica in una vetrata panoramica sul lato orientale della città. Da qui filtra luce zenitale (attraverso il solaio vetrato del livello sottostante) fino al piano seminterrato, creando un suggestivo cono di luce su una scultura in bronzo raffigurante il logo della banca.

I tre livelli sono connessi, oltre che da un ascensore a cremagliera, da rampe in lamiera d?acciaio – sorrette a sbalzo dal vano ascensore e staccate dalle pareti del vano scala – rivestite in legno massello.

Per quanto concerne il giardino, oltre alla conservazione delle essenze presenti – con particolare salvaguardia di quelle di maggior pregio – e del pozzo con rivestimento maiolicato, il progetto prevede, in luogo di quella esistente, una nuova piscina in prossimità del salone, posta ad una quota inferiore così da assicurare la necessaria privacy ai bagnanti. Una seduta continua in legno caratterizza, con la sua funzionalità, il verde – sistemato a prato – su cui contrasta.

Il progetto esposto é stato elaborato nel rispetto delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. vigente, nonché di quello recentemente adottato dal Comune, del Regolamento Comunale Edilizio, delle normative vigenti in materia di sicurezza antincendio e degli impianti. La volumetria di progetto è pressoché identica a quella dell’edificio esistente, desunta dal calcolo plano-volumetrico analitico. Sono state rispettate, inoltre tutte le norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici (D.P.R. n.503 del 24 luglio 1996, in attuazione della Legge n. 118 del 30 marzo 1971 e s.m.i.).

Come richiesto nel bando, è stato concepito un organismo edilizio dotato di un elevato indice di risparmio energetico, mediante l?utilizzo di tecniche di protezione passiva e tecnologie alternative di produzione ed accumulo di energia rinnovabile.

Grossa attenzione è stata riposta alle coibentazioni (pareti e coperture ventilate), al sistema di raccolta e riciclo delle acque piovane, alla riduzione delle superfici coperte e/o non permeabili, alla limitazione dell?impatto visivo-ambientale, degli sbancamenti ed alle conseguenti opere di sostegno.

Parte delle acque di copertura vengono convogliate in un canale a vista, posto alla sommità del muro inclinato, da cui defluiscono attraverso doccioni scenografici che la riversano nello specchio d’acqua sottostante. Le acque che superano il livello di troppo pieno vengono così convogliate nella cisterna interrata esistente e re-impiegate per innaffiare il giardino.

Un serbatoio di raccolta, ubicato nell?intercapedine del deposito al III livello, accumula l’acqua piovana che non viene convogliata nella vasca per re-integrarla nel sistema idrico dedicato (scarico servizi igienici).

Si prevede che il materiale arido proveniente dalla demolizione venga macinato in cantiere in inerti di diversa granulometria mediante apposita frantumatrice elettrica, e re-impiegato per riempimenti, drenaggi, massi, massetti alleggeriti, malte, ecc? Anche le pavimentazioni esterne, in massetto di cocciopesto, si ottengono dalla macinazione in cantiere di laterizi, ed altro materiale calcareo (pietrisco e pietrischetto), aggiunto a sabbia e cemento; la superficie liscia e regolare del calpestio si ottiene con successiva levigatura.

Pannelli fotovoltaici al silicio di seconda generazione (ad elevato rendimento), collocati in copertura con orientamento a sud ed inclinazione a 30°, ben mascherati dal parapetto perimetrale, consentono un notevole abbattimento dei consumi elettrici. Un ulteriore contributo al contenimento energetico viene apportato dal sistema di ventilazione naturale: ?l?effetto camino? che si crea nel vano dei collegamenti verticali (aria fresca proveniente dal livello semi-interrato) contrasta l?aria calda prodotta a tergo delle vetrate ai livelli superiori, riducendo in tal modo la temperatura ambientale. La ventilazione naturale che si crea nel vespaio d?aerazione al primo livello (seminterrato) e nell?intercapedine tra le pareti dell?edificio e quelle di contenimento del terreno, consente l?eliminazione del gas radon sprigionato dal sottosuolo.

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